Nonostante un tempo da lupi e una forte quantità di umidità latente, non potevo lasciar passare ancora molto tempo prima di portare la nuova cavalla a vedere i luoghi in cui si è trasferita.
Lasciato il caminetto acceso, scendo verso il garage in cerca d'avventura.
Vengo subito accontentato....
Non mi sono ancora riparametrato sull'avviamento del 4 tempi e rimpiango ancora la leva mancina della Beta, ma dopo qualche ..bip... finalmente il piccolo giapponese decide di partire sornione.
Lo lascio scaldare e lo mando.....da qualche parte e parto.
Devo aprofittare del silenzio venatorio e andare a riaprire qualche sentierino che i simpatici cacciatori hanno pensato bene di bloccare con dei rami.
Sono proprio dei simpaticoni, oltre ai rami hanno messo nel mezzo anche un grosso bidone di lamiera, loro si che amano la natura e la proteggono dallo scempio creato da noi motorizzati. Ma questo è territorio particolare, se verrete a trovarmi vi farò conoscere Montenars e i famigerati montei.
Devo dire che ho scelto la giornata peggiore per approcciarmi a un nuovo mezzo a motore arrampichevole.
C'è uno strato ghiacciato che copre il viscido manto di fango e foglie umide, roba da tacto de gas.
Beh, arrancando e cercando di capire che rapporto utilizzare continuo l'ascesa.
La moto mi piace, anche se non sono ancora in sintonia.
Vabbè, per apparire bisogna pur soffrire.
White Cota.
Finito il bosco basso, entriamo nella zona delle conifere, qui la neve è in maggior quantità e ha ammantato tutti i rami, pare quasi di essere in Superman, nella caverna al Polo Nord.
Sotto la nebbia copre come una morbida coperta i miei paesani, chissà cosa pensano di certi pazzi che con questo tempo si infilano su per sentieri.
Ma io son un pò ab...normal, indi lascio che parlino.
Ed ecco il nostro eroe, intirizzito ma ancora vivo, anche se pare quasi abbia una paresi. La vecchiaia......
Ci vediamo con nuove avventure a 4 tempi, mi spiace Valchisun, non arrabbiarti se anche io sono passato al lato oscuro del trial-motoalpinismo.
Mandi mandi.
PS scusate la qualità deòòe foto, ma oggi il cellulare era il massimo obiettivo.